Nuove regole per la cannabis nei coffeeshop olandesi

31/03/2025
Bandiera olandese e foglie di cannabis

In un cambiamento significativo per il panorama della cannabis nei Paesi Bassi, a partire dal prossimo mese, i comuni partecipanti al programma pilota sulla cannabis dovranno rifornirsi esclusivamente da fornitori approvati dal governo.

Questo rappresenta un deciso allontanamento dalla lunga tolleranza verso le catene di approvvigionamento non ufficiali che hanno alimentato per anni il noto modello dei coffeeshop nel paese.

Le nuove regole puntano a regolare l’approvvigionamento della cannabis

A partire dal 7 aprile, i coffeeshop nelle dieci città coinvolte nella fase pilota non potranno più vendere cannabis proveniente da fonti non ufficiali o prive di licenza.

Questo cambiamento rappresenta una delle modifiche più rilevanti nel quadro normativo olandese in materia di sostanze regolamentate degli ultimi decenni. Secondo il nuovo requisito, tutta la fornitura dovrà provenire da produttori legali verificati dal governo olandese.

Il Ministro della Giustizia e della Sicurezza, Van Weel, ha dichiarato di avere fiducia nella capacità dei coltivatori approvati di soddisfare le aspettative dei consumatori. Ha sottolineato che la quantità, la coerenza e la varietà dei prodotti a base di cannabis coltivati legalmente saranno adeguati a rispondere alla domanda del mercato una volta avviata la transizione.

Le città del programma pilota si preparano al cambiamento

I seguenti comuni partecipano attivamente al programma pilota regolamentato:

  • Breda
  • Tilburg
  • Arnhem
  • Almere
  • Groningen
  • Heerlen
  • Hellevoetsluis
  • Maastricht
  • Nijmegen
  • Zaanstad

Ognuna di queste città si sta preparando ad applicare il nuovo requisito, che fornirà dati fondamentali per analizzare l’impatto delle catene di approvvigionamento regolate sulla sicurezza pubblica, la trasparenza commerciale e l’esperienza dei clienti.

Le resistenze all’espansione evidenziano divisioni politiche

Nonostante l’avanzamento dell’iniziativa, non tutti i tentativi di estendere il programma hanno avuto successo. La proposta di includere il distretto di Amsterdam-Oost è stata respinta dai legislatori, evidenziando una persistente divisione politica e pubblica su quanto velocemente debba progredire la regolamentazione della cannabis.

Tuttavia, un sondaggio nazionale condotto nell’aprile 2024 mostra un forte sostegno popolare per un mercato della cannabis pienamente regolato: il 60% dei cittadini olandesi ha espresso approvazione per questo modello. Questo crescente supporto potrebbe influenzare le future decisioni su una possibile estensione nazionale o sull’espansione dei programmi esistenti.

Punto di vista personale

Per chi segue gli sviluppi normativi della cannabis a livello internazionale, questo passo dei Paesi Bassi è non solo atteso da tempo, ma anche importante per legittimare la filiera. Per anni, il divario tra legalità apparente e informalità nei rifornimenti ha creato zone grigie che hanno minato la fiducia e la coerenza del settore.

Osservare i Paesi Bassi adottare un sistema controllato e trasparente appare come un’evoluzione naturale, soprattutto per un paese storicamente considerato tra i più aperti in materia di politiche sulla cannabis. Da un punto di vista giornalistico, il successo di questa riforma della filiera potrebbe offrire un esempio concreto per altri paesi ancora alla ricerca di un equilibrio tra tradizione e regolamentazione.

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Robin Roy Krigslund-Hansen

Robin Roy Krigslund-Hansen

Informazioni sull'autore:

Robin Roy Krigslund-Hansen è noto per la sua vasta conoscenza ed esperienza nei campi della produzione di CBD e canapa. Con una carriera che si estende per oltre un decennio nell'industria della cannabis, ha dedicato la sua vita a comprendere le complessità di queste piante e i loro potenziali benefici per la salute umana e l'ambiente. Nel corso degli anni, Robin ha lavorato instancabilmente per promuovere la piena legalizzazione della canapa in Europa. La sua affascinazione per la versatilità della pianta e il suo potenziale per una produzione sostenibile lo hanno portato a intraprendere una carriera in questo campo.

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